mercoledì 5 dicembre 2012


 “Frame” : la mediateca della Basilica di San Francesco


Lo spirito di Francesco è presente in ogni dettaglio dell’allestimento: dalla prevalenza di materie povere e semplici come il legno, alla sala centrale che riproduce un bosco segno dell’amore che il Poverello ebbe per la natura tutta. All’ingresso è ripercorsa la storia della rivista San Francesco Patrono d’Italia, che ha seguito e diffuso tutto ciò negli ultimi anni è accaduto ad Assisi o nel mondo in riferimento a San Francesco. Documentari in 3d ripercorrono la vita di Francesco e esplorano la basilica attraverso i meravigliosi cicli di affreschi presenti.


Postazioni interattive permettono ai visitatori di apprezzare i dettagli di un’opera, ad esempio di un dipinto, attraverso la possibilità di zoomare su un particolare altrimenti invisibile. Touch screen permettono di sfogliare la riproduzione digitale di documenti accessibili solo a studiosi come manoscritti, bolle papali, bibbie antiche, codici miniati; di ripercorrere i viaggi di Francesco e la sua evangelizzazione.


Mettere quindi in comune ciò che è difficilmente accessibile, condividere ciò che altrimenti resterebbe il privilegio di pochi. La consapevolezza di ciò che sarà poi l’esperienza personale di ciascuno sarà così intensificata, sollecitata da più punti di vista e il ricordo di ognuno sarà amplificato da questi frame (frame sta anche per ‘mediateca francescana’), fotogrammi di un indimenticabile viaggio nel viaggio.


La sala multimediale è stata realizzata dalla Capware leader nella comunicazione innovativa dei beni culturali che dopo importanti riconoscimenti e collaborazioni con Pink Floyd, Smithsonian National Gallery of Arts di Washinghton e Hermitage Museum di San Pietroburgo, per citarne alcuni, giunge al Sacro Convento di Assisi per un progetto di alto profilo culturale, scientifico e spirituale: FRAME, la mediateca san Francesco.

fonte: sanfrancescopatronoditalia.it


dove alloggiare:
http://www.chocohotel.it/offerte.php?tipo=offerte


sabato 1 dicembre 2012

I CupCakes, storia di un dolce perfetto per il Natale


Evviva Dicembre! Evviva l'Avvento! 
Per festeggiare l'avvicinarsi del Natale, oggi parleremo dei Cupcakes, dolcetti deliziosi, della loro storia e di una gustosa variante natalizia, leggete la ricetta alla fine del post!
Per il vostro Natale, quale può essere il miglior modo di festeggiarlo, se non nel primo Hotel al mondo dedicato al Cioccolato?
Se volete assaggiare dei Cupcakes deliziosi, non perdetevi l'appuntamento di domani, 2 dicembre, il Cupcakes Day, dalla Cake Design Rossetto e Cioccolato di Perugia! 

Le cupcake sono dei dolcetti,  più o meno abbondantemente glassati, ricoperti di frosting o decorate con dischi ed elementi in pasta di zucchero o marzapane.

domenica 11 novembre 2012

San Martino

La nebbia a gl'irti colli
piovigginando sale,
e sotto il maestrale
urla e biancheggia il mar;


ma per le vie del borgo
dal ribollir de' tini
va l'aspro odor de i vini
l'anime a rallegrar.


Gira su' ceppi accesi
lo spiedo scoppiettando:
sta il cacciator fischiando
sull'uscio a rimirar


tra le rossastre nubi
stormi d'uccelli neri,
com'esuli pensieri,
nel vespero migrar.

G. Carducci

lunedì 29 ottobre 2012

Halloween

Oggi parleremo di Halloween e di quello che abbiamo scoperto facendo una piccola ricerca nel mondo del web....
Come ormai tutti sappiamo Halloween è una festività che si celebra principalmente negli  Stati Uniti la notte del 31 ottobre e ha una tradizione derivante dalla cultura celtica e anglosassone.  La parola Halloween rappresenta una variante scozzese del nome completo “All-Hallows-Even cioè la prima notte di Ognissanti.
Elemento tipico della festa è la simbologia legata al mondo dell’occulto, tradotta sottoforma di immagini macabre tra cui le zucche intagliate di  jack-o’-lantern.
Negli ultimi tempi ha assunto importanza anche in Italia caratterizzata dai festeggiamenti più vari: dal simpatico gioco dei bambini “dolcetto o scherzetto” alle più improbabili feste e balli con costumi che rimandano al mondo degli spiriti dei morti che vagano sulla terra.
La zucca diventa il simbolo della festa insieme a maschere orride, ragni e pipistrelli.
La tradizione americana si sovrappone così sempre più spesso alle nostre tradizioni legate alla festa dei morti. Collegandoci alla nostra bella Perugia, in questa occasione, si svolge la “Fiera dei morti”, le cui origini risalgono al Medioevo quando si chiamava Festa di Ognissanti.

martedì 9 ottobre 2012

Pérouges, la città gemella di Perugia....


L'idea carina di oggi è quella di riportare un articolo tratto da un periodico di informazione...
il titolo del curioso post è "Perugia: il borgo più bello di... Francia!?!


Pérouges è una città medievale, situata a circa 30 km da Lione e si inserisce nella classifica dei borghi più belli della Francia.
Due sono le ipotesi relative alla sua origine. La prima narra che la cittadina fu fondata da una gruppo di Galli di ritorno dal centro Italia, sembrerebbe proprio da Perugia; il borgo francese ne rispecchia, infatti, la struttura e il nome. La seconda ipotesi, invece, racconta che fu fondata proprio da originari perugini emigrati nella vicina Francia.

La città si percorre da una porta all'altra, passando per la rue des Rondes fino ad arrivare alla place de la Halle, dominata dall’Albero della Libertà piantato nel 1792 e alla chiesa fortificata.
Oggi il suo centro storico ha un aspetto pittoresco, caratterizzato dall'alternarsi di salite, discese, vicoli acciottolati, scorci panoramici, insomma...proprio come la nostra meravigliosa città di Perugia.




Tratto da Riflesso, periodico di informazione, cultura e società dell'Umbria. 

mercoledì 26 settembre 2012

Umbria in Pillole: la Piana di Castelluccio


Umbria in Pillole… L’appuntamento di questa settimana è dedicato alla Piana di Castelluccio.





Il Paese della fioritura è Castelluccio di Norcia, in Umbria, nel cuore del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, un posto dove favole, leggende, tradizioni e realtà si fondono con la natura in una suggestione unica e irripetibile.
Castelluccio di Norcia è buona cucina, lenticchie, volo libero, leggende, natura, agriturismo… a poco più di un’ora di auto da Hotel Giò - Perugia Centro Congressi



Da questo suggestivo ed incantevole paese si possono scorgere scenari unici di una pianura di circa 1300 ettari di terreno che nei mesi invernali offre una vista davvero seducente ed unica per la neve che ricopre questa enorme distesa. Nel mese di giugno  invece si cosparge di un tappeto di fiori talmente spettacolare da essere not con l’appellativo di “fioritura dei Piani”.
E’ una vera e propria esplosione di colori: dal rosso dei papaveri, al bianco dei narcisi, all’azzurro dei fiordalisi al giallo dei fiori della lenticchia che trasformano i Piani di Castelluccio in una variopinta tavolozza. I fiori impalpabili quasi si confondono con le erbe, sembrano uscire da un verso di Virgilio… tenere e umide con i cardi che nulla ancora hanno della crudezza di cui li rivestirà il sole estivo. I fiori delle lenticchie, i papaveri, i fiordalisi si alternano cromaticamente nella straordinaria manifestazione organizzata dalla natura a Castelluccio di Norcia.



La piana carsica di Castelluccio di Norcia è visitata da numerosissimi turisti attratti da questo magnifico scenario. Nella piana si possono passare giornate in assoluto relax immersi nella natura e praticare i più svariati sport, quali ad esempio il deltaplano e le passeggiate a cavallo solo per citarne alcuni.

Un’ottima idea per un post-congress… inusuale!
Cliccate qui per l’offerta completa dei nostri team building!

Per info e prenotazioni:
Hotel Giò – Perugia Centro Congressi
T e F 0755731100

venerdì 21 settembre 2012

Umbria in Pillole: Il Campo del Sole



L'appuntamento di questa settimana e' dedicato al Campo del Sole.  
Siamo a  punta Navaccia, al Lido di Tuoro sul Trasimeno, in un'area di notevole interesse naturalistico, si puo' ammirare un originale Museo all'aperto: Il Campo del Sole.
Si tratta di un insieme architettonico costituito da 27 colonne-sculture eseguite da famosi artisti contemporanei di varia nazionalita' utilizzando la pietra serena che viene estratta nelle cave locali. Si trova a meno di mezz'ora di macchina da Hotel Gio' Wine e Jazz Area ed Etruscan Chocohotel

sabato 25 agosto 2012

Umbria in Pillole: L'Eremo delle Carceri


“Alla periferia della citta' c'era una grotta… Francesco vi entrava, … e pieno di nuovo insolito fervore, pregava il Padre suo in segreto (Mt 6,6). Desiderava che nessuno sapesse quanto accadeva in lui la' dentro e … bruciava interiormente di fuoco divino, e non riusciva a dissimulare il fervore della sua anima. Un giorno finalmente, dopo aver implorato con tutto il cuore la misericordia divina, gli fu rivelato dal Signore come doveva comportarsi. E fu ripieno di tanto gaudio da non poterlo contenere e da lasciare, pur non volendo, trasparire qualcosa agli uomini.”   I Celano 6-7.
L'Eremo delle Carceri si trova a soli 28 km da Etruscan Chocohotel, ad Assisi

lunedì 6 agosto 2012

Umbria in Pillole: Ipogeo dei Volumni


L'Ipogeo dei Volumni e' una tomba ipogea etrusca di datazione incerta ma attribuibile al III secolo a.C. Si trova a sud est di Perugia, in localita' Ponte San Giovanni, a soli 10 km da Hotel Gio' Wine e Jazz Area ed Etruscan Chocohotel.
L'Ipogeo costituiva la tomba della famiglia di Arunte Volumnio, della gens Volumnia, antica famiglia patrizia. La tomba appartiene alla piu' vasta area archeologica della necropoli del Palazzone (VI-V secolo a.C.), che presenta un gran numero di tombe sotterranee ed un museo che raccoglie urne ed altre vestigia reperite successivamente agli scavi.
La tomba e' raggiungibile attraverso un corridoio a gradini che scende alcuni metri sotto la superficie; al termine di esso si trova la porta d'ingresso ipogea.
Ad accompagnare il defunto, disteso su un triclinio, due angeli della morte
Oltre la porta si apre un ampio vestibolo, da cui si puo' accedere a quattro piccole camere laterali e a tre camere centrali, più grandi: una di queste conteneva le urne principali con i resti dei capifamiglia. L'urna di Arnth e' in travertino ed e' sormontata da un triclinio sul quale egli e' raffigurato disteso.
Il soffitto dell'ipogeo e' a forma di tetto spiovente.
La tomba e' stata utilizzata fino al I secolo, per essere poi riscoperta nel 1840, in seguito a lavori di sistemazione della via Assisana, che congiunge Ponte San Giovanni a Perugia attraverso la localita' di Piscille. In tale occasione, venne costruito un edificio a difesa dell'ingresso ipogeo e avente funzioni di piccolo museo.
Negli anni '70, in seguito alla costruzione di un imponente viadotto del raccordo autostradale Perugia-Bettolle, l'edificio ottocentesco venne consolidato da una costruzione in cemento armato.

venerdì 3 agosto 2012

Umbria in Pillole: Carsulae


La citta' romana di Carsulae e' uno dei siti archeologici piu' importanti e spettacolari dell'Umbria. Carsulae era un'antica citta' di epoca pre-romana posta lungo la futura via Flaminia, in Umbria, al confine tra i territori comunali di Interamna Nahars (Terni) e Casventum (San Gemini).
L’area archeologica di Carsulae si trova a soli 72 km da Hotel Giò Wine e Jazz Area ed Etruscan Chocohotel.
Oggi come un tempo piace sostare sull'ampio pianoro di questa citta' romana: la ricchezza delle testimonianze di vita e la gradevolezza del paesaggio naturale si legano l'una all'altra e la rendono ancora un luogo privilegiato di riflessione, meta ideale di ogni viaggio.
La città nacque lungo la via Flaminia ed in funzione di essa, come centro di aggregazione delle popolazioni preromane residenti sulle colline e nelle campagne vicine.
L'apertura della via Flaminia, tracciata fra il 220 e il 219 a.C., rappresento' un momento di grande sviluppo per le popolazioni limitrofe, che la presero come punto di riferimento per la trasformazione e l'evoluzione del loro modo di vita. I traffici che si svolgevano lungo l'arteria furono di stimolo al trasferimento delle popolazioni verso le zone da essa attraversate; ed e' con ogni probabilità in questa fase che sorse il centro di Carsulae.
Gli scavi hanno riportato in luce una grande quantita' di monumenti e di strutture edilizie, l'immagine che se ne ricava e' quella di un municipio ricco e politicamente attivo, i cui abitanti erano retti da magistrature importanti e si riunivano in associazioni di categoria.
La decadenza di Carsulae e il suo abbandono furono dettate dalla perdita di importanza del ramo occidentale della Flaminia, a beneficio di quello in direzione di Spoleto, ma anche da eventi naturali di grave portata, fra cui un forte movimento tellurico che provoco', tra l'altro, il crollo di alcune doline sulle quali erano impostati molti edifici pubblici e privati.
Attualmente e' possibile vedere nell'area archeologica la zona del foro con i resti di una basilica e di due templi gemelli, un teatro e un anfiteatro e un arco detto di San Damiano, tutti in uno stato di conservazione piuttosto buono.
Inoltre accanto al foro e' situata la chiesa di San Damiano, edificata in epoca medievale con materiali prelevati dalle rovine carsulane.

martedì 24 luglio 2012

Umbria in Pillole: la Foresta Fossile di Dunarobba


La Foresta Fossile di Dunarobba e' uno dei siti paleontologici piu' importanti al mondo, si tratta di una foresta caratterizzata da circa 50 tronchi di gigantesche conifere i quali sono ancora formati dal loro legno originale, e si trova a soli 63 km da Hotel Gio' Wine e Jazz Area ed Etruscan Chocohotel. 
Ancora oggi, la posizione eretta dei tronchi, ha permesso agli scienziati di poter studiare il materiale che si trova alla base degli stessi che a suo tempo formava il suolo dove le piante vivevano. Da tali studi si e' dedotto che la Foresta e' vissuta 3 milioni di anni fa, precisamente nel Pliocene superiore, sulla sponda di un immenso lago che solcava tutta l'Umbria, che a quel tempo era caratterizzata da un clima caldo umido dove vivevano mammuth ed altri animali preistorici.
La Soprintendenza per i Beni Archeologici dell'Umbria, negli anni successivi alla scoperta, ha iniziato un lungo lavoro di documentazione finalizzato allo studio, alla salvaguardia e conservazione del sito paleontologico. Attualmente i maggiori sforzi sono finalizzati a contrastare il disfacimento del legno da parte degli agenti atmosferici, causa principale di degrado
Per questi motivi e' stato realizzato alla fine degli anni '90 il Centro di Paleontologia Vegetale per supportare l'attività  di studio sulla Foresta Fossile e l'attivita' didattica con le scuole

domenica 22 luglio 2012


Sensational Umbria: la nostra regione vista dal grande fotografo Steve McCurry

"Sono molto contento di tornare in Umbria e di poter fare qualcosa di bello, perché l'Umbria m'interessa molto: è un misto di antico e moderno, di storia e di scenari contemporanei. Per me, si tratta di un lavoro molto stimolante. La mia intenzione è quella di cogliere l'Umbria nella sua totalità. Due anni fa, in occasione della mia mostra in Umbria, avevo provato il desiderio di approfondire i molti aspetti di questa regione, ed oggi posso finalmente cogliere questa opportunità".


Con il progetto Sensational Umbria, infatti, Steve McCurry realizzerà cento scatti che, a partire dal 2012, saranno per cinque anni a disposizione della Regione Umbria per promuovere il territorio.
Il legame tra l’Umbria e McCurry nasce in occasione di una sua retrospettiva allestita nel 2010 a Perugia, alla Galleria nazionale dell’Umbria; la regione lo ha colpito in modo così intenso da sceglierla tra le destinazioni del suo portfolio sul’Italia, realizzato per i 150 anni ed esposto nella grande retrospettiva al Macro di Roma. Proprio da questo viaggio è nata l’idea di una collaborazione con la Regione Umbria, che lo ha portato a immortalare con il suo stile unico le architetture, l’artigianato, i paesaggi, la cultura e i grandi eventi di cui l’Umbria è ricca.

“Le mie foto sono quasi sempre incentrate sulle persone e sulle loro storie. Anche le foto realizzate per l’Umbria saranno focalizzate non solo sui paesaggi e sull’ambiente, ma anche sugli aspetti umani, sulle persone, su come si muovono e su come usano il loro tempo; ovviamente non possiamo prescindere dai paesaggi stessi, che faranno da cornice alle “storie” che racconterò. Ad esempio, un giorno ho visto una ricamatrice intenta nel suo lavoro e le ho scattato alcune foto che allo stesso tempo colgono un aspetto della tradizione regionale e raccontano una storia, come è nel mio stile”.


lunedì 16 luglio 2012

Umbria in Pillole: La Scarzuola



La Scarzuola è una costruzione surreale, progettata da Tomaso Buzzi, architetto, artista e uomo di cultura tra i più importanti del '900. 

Sorge a Montegiove, nel comune di Montegabbione (TR), a soli 48 km da Etruscan Chocohotel, e può costituire un'ottima meta per le vostre uscite giornaliere.
La Scarzuola è costruita sulle adiacenze di un convento del '200 fondato da San Francesco, e rappresenta una città  ideale, che traccia un percorso simbolico neo-illuminista riferito a conoscenze esoteriche ed intuizioni del Buzzi. 
Il nipote Marco Salari, alla morte dell'artista, ne continua la costruzione, utilizzando i progetti lasciati dallo zio; oggi è praticamente conclusa.
La Scarzuola, basata sul primo poema illustrato italiano "Hypnerotomachia Poliphili", altro non è che un viaggio iniziatico all'interno di noi stessi, dove possiamo incontrare luoghi, a forma di scene teatrali, metafora della vita di tutti noi, insomma un viaggio nell'anima, attraverso il non luogo ideato dalla fertile mente del Buzzi.

giovedì 12 luglio 2012


La città di Perugia rende onore a Sonny Rollins
Il 12 luglio Sonny Rollins, leggenda vivente del jazz, riceverà dal sindaco Boccali il baiocco d'oro come segno di riconoscimento non solo per la sua incredibile carriera, ma soprattutto per il suo legame con Perugia, dove ha suonato numerose volte.
Il 12 luglio, alle ore 21, Rollins sarà ancora ospite di Umbria Jazz all' arena Santa Giuliana. Sarà l' unica data italiana, per un artista che da alcuni anni centellina le sue performance in giro per il mondo e che spesso ha scelto Perugia come sede dei suoi concerti.
E sulla custodia del sax tenore Rollins ha sistemato in bella evidenza l' adesivo di un vecchio concerto perugino, per il Jazz Club. Il sassofonista newyorkese si è detto felice ed onorato del dono.
L'unica richiesta del suo manager ha riguardato la necessità di evitargli di salire la scalinata della Sala dei Notari, dove avverrà la cerimonia, per via del suo problema all' anca e dell' età (82 anni). Scale che Rollins con una certa fatica salì nel luglio 2003, quando proprio nella Sala dei Notari ricevette la laurea honoris causa del Berklee College of Music di Boston, nell' ambito delle clinics che la scuola tiene ogni anno a Perugia. Questa volta sarà usato pertanto l' ascensore del Palazzo.
Il baiocco d'oro sarà l'ultimo, in ordine di tempo, riconoscimento ad un artista che ha scritto pagine importanti del jazz e che per questo ha ricevuto onorificenze di ogni genere, non soltanto in America. Nel 2010, alla Casa Bianca, fu insignito dal presidente Obama della Medal of arts degli Stati Uniti.


sabato 7 luglio 2012


E’ PARTITA UMBRIA JAZZ 2012: UN OMAGGIO ALLA MUSICA DI THELONIOUS MONK E GIL EVANS.

Nessuno poteva immaginare nel 1973, anno della prima edizione, il peso che questa kermesse avrebbe esercitato sulla scena musicale italiana, e non solo. Oggi Umbria Jazz è un marchio conosciuto e apprezzato in tutto il mondo, un obiettivo fondamentale della carriera per qualsiasi artista, un vero e proprio punto di riferimento nel mondo della musica e dei festival musicali.
Dalla prima edizione molto è cambiato, ma non lo spirito e l’identità che, insieme alla qualità delle proposte artistiche hanno fatto la fortuna della manifestazione.
Un festival che conferma il trend intrapreso da alcuni anni: musica a trecentosessanta gradi per tutti ma con un’anima legata indissolubilmente al jazz e alla storia di questa musica straordinaria.
A conferma di ciò il Festival presenta un cartellone eterogeneo e dalle molte anime, che proverà a sintetizzare i variegati percorsi della musica, presentando al pubblico, oltre che il jazz nelle sue molteplici espressioni, anche pop, soul, reggae, blues e contaminazioni inedite.  Sulle scene di Umbria Jazz 12 si alterneranno artisti di culto e giovani emergenti, icone della pop song e monumenti della black music, jazzmen alla prova con progetti assolutamente nuovi e ricchi di fascino.
Location principale rimane l’Arena Santa Giuliana, dove avranno spazio i grandi nomi, poi il Teatro Morlacchi, dedicato al jazz più ortodosso.
Ci sono inoltre gli spazi all’aperto gratuiti: Piazza IV Novembre e i giardini Carducci. È l’Umbria Jazz che rappresenta la continuità con il passato, un omaggio doveroso a una formula che ha creato il “caso” Umbria Jazz nel mondo dello spettacolo e nel costume. Da non dimenticare infine la tradizionale Street Parade.
Il miracolo di Umbria Jazz è stato in definitiva di aver creato un evento popolare, dai grandi numeri e dalla forte risonanza immerso in un ambiente assolutamente peculiare che non ha riscontri in tutto il mondo e che lo rendono unico e irripetibile.

www.umbriajazz.com


lunedì 2 luglio 2012


Festival dei Due Mondi
Si svolge dal 29 giugno al 15 luglio 2012 la 55a edizione del Festival dei Due Mondi di Spoleto, storica manifestazione culturale che negli ultimi anni si è riaffermata quale evento di risonanza mondiale, appuntamento da non perdere dal punto di vista dell′eccellenza artistica e da quello della competitività sul mercato internazionale dello spettacolo.
Terreno d′incontro fra culture diverse e grandi esperienze artistiche provenienti da tutto il mondo, prestigiosa ribalta per artisti di fama, vetrina per quelli emergenti, e di nuovo luogo di produzioni originali, il Festival porta in scena le massime espressioni dell′opera, della musica, della danza, del teatro, con uno sguardo attento anche sull′arte contemporanea.
Richiamato a nuova vita, nell′ultimo lustro, il Festival dei Due Mondi ha dimostrato di essere in grado di afferrare e tenere stretto tra le sue dita quel filo che sa cogliere le nuove idee e che non permette che il tempo cancelli le grandi memorie, di saper accogliere, sollecitare, animare il suo pubblico, non solo come spettatore, ma come attore di un′emozione sottile, di un dialogo acuto fra passato e presente.
Un risultato che si deve a chi nel Festival ha dimostrato di credere e ha continuato a sostenerlo. Primo tra tutti, il Ministero per i Beni e le Attività Culturali che continua fortemente a investire nella manifestazione.
La 55a edizione del Festival si presenta con 55 spettacoli e 106 aperture di sipario, 2 rassegne di cinema, 1 laboratorio teatrale, 3 convegni, 2 concorsi, 4 premi, oltre a diversi eventi speciali e mostre d′arte.



domenica 24 giugno 2012


Appuntamento spumeggiante all'Hotel Giò...
Giovedì 5 luglio aspettiamo gli appassionati delle bollicine e chi vuole semplicemente passare una serata all'insegna del gusto.

Assaggeremo, in collaborazione con 



Brut docg
Saten docg
Rosé docg
Milledi docg
Millesimato Vintage 2005

info e prenotazioni:

Tommaso Mazzocca (Enoteca Giò) enoteca@apicehotels.it - 338.6083750

Barbara D'Agapiti (Wine Link Italy) info@winelinkitaly.it - 349.2400585



domenica 17 giugno 2012


Comma, festival di arti urbane a Perugia dal 4 giugno al 15 luglio
Comma è un festival di arti urbane, una manifestazione articolata intorno a desideri, istanze e riflessioni strutturate in modo da offrire un programma accattivante ma non superficiale, interessante ma non accademico.
Vale la pena, prima di immergersi nell'analisi dei singoli eventi che compongono il tutto, indagare le ragioni che ne sostengono la struttura.
Comma nasce dall'urgenza di comunicare.
È la lingua che si è scelto di adottare per parlare con la città e con i suoi abitanti, permanenti e temporanei, per trasmettere contenuti e significati in modo diretto, attraverso la più semplice e funzionale possibilità di espressione: la virgola, cioè una pausa. Quell'attimo di silenzio tra una frase o una parola e l'altra, durante la quale oltre ad avere il tempo di prendere fiato, se ne ha per comprendere, e metabolizzare, ciò che è stato detto prima, preparandosi a ciò che seguirà.
Comma pone in evidenza un tipo di realtà cui si è talmente abituati da non percepirla più. Si è assuefatti alle arti urbane perché spesso non le si legge come tali.
Un dipinto su un muro viene scambiato per uno scarabocchio, un'azione performativa per un tentativo di sovversione o una richiesta di attenzione. Spesso, effettivamente, i muri sono devastati da scritte disordinate e poco artistiche e quella che in un altro contesto
potrebbe essere un'azione performativa è in realtà uno sciocco esibizionismo.
Se si fosse in grado di distinguere, percependola, la qualità dell'intervento o dell'azione cui si assiste, si potrebbe dialogare con essa, indirizzarla verso un fine.
Comma si pone questo obiettivo, di fornire gli strumenti per stabilire questo dialogo, per farlo evolvere dal borbottio di scalpore o fastidio fino a un suono intellegibile, coerente con la città e la sua storia, civile e proiettato alla costruzione più che alla distruzione.
E lo persegue, questo obiettivo, ponendosi come pietra miliare di un progetto permanente, Cap2020, finalizzato a leggere, comprendere e ridefinire la città ridisegnandone i confini culturali e accompagnandone l'evoluzione e la crescita culturale e sociale.



domenica 3 giugno 2012


Dal 7 al 10 Giugno torna in Umbria Festarch – il Festival Internazionale di Architettura organizzato da Abitare.

La quarta edizione di Festarch, al via dal 7 al 10 Giugno a Perugia è dedicata al tema Le città nella città.

Da San Paolo a Roma, da Mumbai a Mosca, da Pechino a Nairobi, il fenomeno degli insediamenti informali, si dirama capillarmente su tutto il territorio urbanizzato.
Dopo anni di ostentata indifferenza, uno degli obiettivi di Festarch 2012 è di lanciare delle proposte per superare le barriere fisiche e virtuali che separano queste cellule autogestite dal resto della trama urbana e individuare delle soluzioni altre rispetto ai sistemi tradizionali che ne facilitino il riassorbimento all’interno del tessuto della città consolidata.

«Le Città nella città», il tema al centro della IV edizione, verrà “raccontato” da una giovane generazione di architetti, affiancata da alcune tra le più grandi firme del panorama urbanistico e architettonico contemporaneo e da un selezionato gruppo di sociologi, studiosi, scrittori, amministratori, fotografi e giornalisti, che condivideranno le loro esperienze e conoscenze in un approccio multidisciplinare teso ad avvicinare i cittadini all’attuale tematica, per comprendere la natura delle metropoli contemporanee in tutte le sue sfaccettature: dall’opportunità alla conflittualità.
«Le Città nella città» richiama infatti il moltiplicarsi – all’interno delle metropoli – di luoghi urbani che nascono come sistemi sociali ed economici chiusi, sospesi tra una condizione di autosufficienza e una di esclusione sociale e spaziale. Ogni anno, ogni mese, tante piccole «città» nascono nel corpo della conurbazione consolidata: favelas, townships, insediamenti informali, ma anche distretti sanitari, tecnologici o culturali, interi quartieri che si depositano dopo i grandi eventi, new town, gated community.




GLUTEN FREE FEST  a Perugia dal 7 al 10 giugno

La Celiachia rappresenta attualmente la più frequente intolleranza alimentare a livello mondiale.

In Italia, nonostante l’impegno e la sensibilità al tema della celiachia, spesso i celiaci si trovano in difficoltà ogni qual volta devono, per necessità o per piacere, consumare un pasto fuori dalle mura domestiche.
In tale contesto, si inserisce il GLUTEN FREE FEST, il primo evento interamente dedicato al tema del senza glutine, in programma a Perugia dal 7 al 10 Giugno al Percorso Verde di Pian di Massiano.
La manifestazione, ideata e organizzata dall’agenzia Sedicieventi con il patrocinio dell’AIC-Associazione Italiana Celiachia, si pone l’obiettivo di stimolare una conoscenza più ampia ed un costruttivo dibattito sul tema della Celiachia.  Al contempo, vuole offrire al pubblico di celiaci la possibilità di godere di un evento enogastronomico e non solo, su misura per le loro necessità alimentari, facendo conoscere anche ai non celiaci gli aspetti di una “vita senza glutine”.
Per quattro giorni, un ricco programma darà modo a chi è costretto a seguire la dieta “Senza Glutine” di porsi dubbi su cosa e dove mangiare, seguendo solo il proprio gusto e desiderio, scegliendo tra le migliori referenze di artigiani e grandi aziende.
Oltre i prodotti selezionati, saranno presenti diversi stands dedicati al fingerfood, dove sarà possibile degustare specialità, locali e non, preparate al momento.
I più esigenti potranno optare per due tipologie di ristorazioni, a buffet opuure con il menu alla carta.

E a chi si chiede ancora cos’è il Gluten Free Fest ci piace rispondere:
“E’ tutto ciò che non è glutine!”



martedì 22 maggio 2012


CANTINE APERTE IN UMBRIA

Con oltre 55 cantine aperte l'Umbria è una delle regioni di punta dell’appuntamento del 27 maggio, il principale momento in Italia per scoprire il mondo e la cultura del vino direttamente nei suoi territori di produzione.
Un evento che registra presenze sempre più forti.
Basti pensare che, nel 2011, sono stati ben 55mila i visitatori che si sono divisi tra le cantine umbre sparse su tutto il territorio regionale.
Non solo amanti del vino, ma anche giovani e famiglie desiderosi di trascorrere una giornata all’aria aperta, in un contesto autentico.  
Per la sua 20° edizione, circa 1000 aziende del Movimento Turismo Vino apriranno le porte agli “enoappassionati” con un programma denso di appuntamenti.
Degustazioni in cantina, cene a tema, spettacoli, abbinamenti cibo-vino:
sono solo alcune delle iniziative al centro di una giornata per festeggiare i 20 anni del Movimento dove sono attesi 1,2 milioni di visitatori e saranno stappate oltre 600mila bottiglie.
In ognuna delle 20 regioni italiane il vino sarà protagonista in tutte le sue declinazioni e le cantine aderenti celebreranno il “numero 20” con proposte originali, creative, ispirate ai territori ed alle tradizioni.
Accanto agli assaggi nelle più prestigiose aziende del Paese, sono previste cene con i produttori, visite guidate ai vigneti e alle cantine, iniziative per famiglie e bambini, tour in musei dedicati e eventi a tema.
Cantine Aperte è un modo per conoscere da vicino il fascino delle vigne vivendo in presa diretta il lavoro dei produttori, dal grappolo alla bottiglia.
E’ anche un modo per sperimentare, grazie al Decalogo dell’Accoglienza (la certificazione di garanzia del Movimento Turismo Vino che assicura al turista la qualità dell’offerta), un’ospitalità ormai sempre più qualificata.
 Sono infatti già 738 cantine che nel 2011 hanno completato l’iter previsto per ottenere il bollino.



domenica 13 maggio 2012

Perugia Flower Show


Dal 25 al 27 maggio 2012 torna ai giardini del Frontone l'appuntamento con Perugia Flower Show!
Tre giorni dedicati alla floricoltura e al giardinaggio di qualità.
La manifestazione, mostra mercato di piante rare ed inconsuete, raggiunge la sua 5° edizione e l'eccellenza delle fiere più prestigiose dell'ambito nazionale, con 65 tra i migliori produttori e vivaisti del territorio italiano.
Protagonisti indiscussi sono i fiori, di ogni varietà e specie reperibile sul nostro ricco territorio: in particolare, coltivazioni di nuove varietà botaniche, piante antiche e poco conosciute.
Attraverso il percorso stesso della manifestazione negli anni, la “garden therapy” è diventata un elemento imprescindibile nella vita di molti. Quest'anno esperti del settore metteranno a disposizione le loro conoscenze attraverso corsi specializzati, dimostrazioni, lezioni di giardinaggio per grandi e piccini.
Le attività collaterali di quest'anno: Spettacoli, servizio di animazione ed intrattenimento bambini; Corsi di giardinaggio base per bambini tenuti da bambini; Corsi di giardinaggio specialistico per adulti tenuti da esperti del settore; Dimostrazioni ed esibizioni di arte floreale; Concorso fotografico e mostra “Balcone Fiorito” Elezione della pianta più rara 2012

http://www.perugiaflowershow.com/






domenica 15 aprile 2012


Tassa di soggiorno a Perugia? No grazie.

La storia millenaria di Perugia è stata scritta dalla fierezza e dall’orgoglio dei suoi cittadini, disposti a difendere la loro indipendenza e la loro identità anche a costo della vita.
Persino i tre santi che la città ha eletto come propri patroni (Lorenzo, Costanzo ed Ercolano), hanno tutti subito il martirio per non aver voluto rinnegare la loro fede e i loro principi.
Sant’Ercolano nella fattispecie, venne torturato e decapitato dopo aver cercato di difendere strenuamente Perugia dall’assedio degli ostrogoti capeggiati da Totila.

Ai giorni nostri, questo spirito di autodifesa connaturato nel dna dei perugini, rischia di essere male interpretato e di prevalere sul buon senso e sulla realtà.
Imporre una tassa di soggiorno, sembra un atto di ostilità verso tutti coloro che hanno in animo di visitare il nostro magnifico territorio, nonché verso le strutture ricettive che riescono a malapena a conservare numerosi posti di lavoro già potenzialmente a rischio.
Sarebbe un ulteriore impoverimento non solo dal punto di vista economico ma anche da quello culturale.
Un’amministrazione comunale schierata in prima linea nel sostenere la candidatura della propria città come capitale europea della cultura per il 2019, non può permettersi di commettere un errore di valutazione di tali proporzioni.

Facciamo in modo che la Perugia etrusca, romana, medievale e rinascimentale sia ammirata e visitata per la sua ricchezza architettonica, artistica e storica:
gabelle e balzelli lasciamoli ai libri di storia.



lunedì 9 aprile 2012


Luca Signorelli
“de ingegno et spirto pelegrino”
Perugia, Orvieto, Città di Castello
21  aprile – 26 agosto 2012


A partire dal 21 aprile 2012 sarà aperta al pubblico una grande mostra dedicata a Luca Signorelli (Cortona 1445-1523), uno degli artisti più importanti del Rinascimento, lungamente attivo in Italia centrale dal 1472 al 1519, a cui non è stata dedicata una rassegna monografica dal lontano 1953.
La mostra si articolerà in tre sedi espositive: nella Galleria Nazionale dell’Umbria e nel Museo Diocesano a Perugia, nel Duomo e nel Museo dell’Opera a Orvieto, nella Pinacoteca Comunale di Città di Castello.
L'esposizione dal titolo Luca Signorelli “de ingegno et spirto pelegrino” (come lo definì il padre di Raffaello, Giovanni Santi) segna un’ulteriore tappa del percorso intrapreso dalla Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici dell’Umbria e dall’Università degli Studi di Perugia per valorizzare gli artisti più rappresentativi della stagione rinascimentale in Umbria, inaugurato nel 2004 con la mostra Perugino il divin pittore, proseguito nel 2008 con la mostra dedicata a Pintoricchio e nel 2009/2010 con la mostra dedicata a Piermatteo d'Amelia.

Nella sede della Galleria Nazionale dell'Umbria di Perugia sarà illustrata l'intera carriera artistica di Luca Signorelli ad eccezione di alcuni dipinti della maturità presentati nella sede di Città di Castello, dove sarà sviluppata una riflessione sulla sua eredità artistica.

Nel Duomo di Orvieto, Signorelli ha affrescato il grandioso ciclo della Cappella di San Brizio (1499-1504), che rappresenta uno dei vertici assoluti della pittura rinascimentale.
All'interno del Museo dell’Opera del Duomo (MODO), sarà allestita un'esposizione di disegni che documenterà la genesi di questo capolavoro, insieme alla tavola raffigurante la Maria Maddalena.

Nel monumentale palazzo Vitelli alla Cannoniera di Città di Castello, sarà allestito l'ultimo segmento espositivo. Per i Vitelli Luca Signorelli realizzò il ritratto di Niccolò e dei suoi figli Camillo e Vitellozzo e a committenti tifernati sono legate altre opere di grande rilievo, a cui guardò con particolare attenzione Raffaello. La pala d'altare raffigurante il Martirio di San Sebastiano(1498-1500 circa), conservata nello stesso Palazzo Vitelli, sede della Pinacoteca comunale, sarà esposta accanto alla sola opera del maestro urbinate tuttora esistente a Città di Castello, ilGonfalone della SS. Trinità  (1499 circa).  

Seguendo una consuetudine consolidata delle grandi mostre dell’Umbria, anche per Signorelli saranno organizzati itinerari di visita nei siti che conservano opere dell’artista, a partire dai poco noti ma fascinosi affreschi con Storie della Passione, che il pittore cortonese realizzò, verso il 1510, nell'Oratorio di San Crescentino a Morra, e dalla chiesa-museo di Santa Croce di Umbertide con la tavola raffigurante la Deposizione dalla Croce del 1516, che documentano l'attività di Signorelli in Valtiberina.




http://www.mostrasignorelli.it

martedì 3 aprile 2012


Perché a Pasqua regaliamo le uova di cioccolato?

Sicuramente per la gioia dei nostri bambini e anche per quella dei più grandicelli…
E’ interessante scoprire brevemente da dove trae origine uno dei riti più “golosi”:
quello di regalare le uova (di cioccolato e non) in occasione delle festività pasquali.
Nelle culture pagane l’uovo è simbolo di fertilità, il cielo e la terra sono ritenuti due metà dello stesso uovo, e le uova sono il simbolo dell’eterno ritorno alla vita.
Simbolo della vita e della nascita, l’uovo è stato utilizzato come dono, anche prima della nascita del cristianesimo, da numerosi popoli per festeggiare l’arrivo della primavera come per gli aborigeni o in epoca romana per augurare un buon raccolto sotterrandone uno dipinto di rosso nel terreno. È proprio dal significato originale di fecondità e di rinascita, che noi oggi giorno regaliamo uova di cioccolato per celebrare la Pasqua.
Questa tradizione proviene probabilmente dalla Germania, dove si vide per la prima volta regalare insieme ai classici doni di Pasqua, delle semplici uova.
Nell’iconografia cristiana l’uovo diviene simbolo della rinascita non della natura, ma dell’uomo stesso, della resurrezione del Cristo.


domenica 25 marzo 2012

Come nasce il cioccolato?


Quali sono i passaggi necessari per la preparazione di uno degli alimenti che fanno la delizia di ogni palato e la gioia di ogni goloso?

Si comincia con la "miscelazione".
Partendo dall'ingrediente base, la pasta di cacao, si aggiungono gli altri ingredienti necessari, diversi a seconda del tipo di cioccolato che si vuole ottenere (fondente, al latte, bianco).
Non di rado viene aggiunta anche la lecitina di soia, un agente emulsionante utilizzato affinché l’impasto risulti più omogeneo.

Il successivo stadio prende il nome di "concaggio".
Le “conche” sono delle macchine impastatrici dove il prodotto viene mescolato per un tempo piuttosto lungo (per un cioccolato pregiato, almeno una settimana).
La lavorazione viene fatta ad una temperatura sufficiente a mantenere la miscela liquida, così da renderla una massa perfettamente liscia e priva di grumi.
Terminata questa fase, il cioccolato viene mantenuto fuso in serbatoi a 45-50 °C.

E’ ora il momento del "temperaggio".
La massa di cioccolato fuso deve venire raffreddata cautamente, in modo da portare alla cristallizzazione (quella che produce un cioccolato che si spezza ma che allo stesso tempo si scioglie morbidamente). Per ottenere questo risultato, si abbassa la temperatura gradualmente da 45 °C a 27 °C, per riportarla successivamente a 31 °C (±1 °C) per il cioccolato fondente, e a 29 °C per quello al latte.

Dopo il temperaggio , si procede con il "modellaggio".
Il prodotto viene versato negli stampi (che sono posti in leggera vibrazione per eliminare le bolle di aria imprigionate all'interno).

Una volta raffreddatosi fino allo stato solido, il cioccolato assumerà la forma degli stampi e sarà pronto per il "confezionamento".

L’ultimo (e più importante) passaggio è la “degustazione”, dove ognuno sceglie il tipo di cioccolato preferito e si riconcilia con il mondo…



domenica 18 marzo 2012


Perugia nascosta

Ogni città è caratterizzata da una peculiarità che la rende unica:
La torre di Pisa, il Duomo di Milano, Il Colosseo di Roma eccetera.
Nel caso di Perugia, gli amanti del cioccolato penseranno certamente alla Perugina mentre gli appassionati di arte inevitabilmente alla Fontana Maggiore ed al Palazzo dei Priori.

Questi due capolavori architettonici, possono essere il punto di partenza per un percorso alla scoperta del centro storico della città, dove già i nomi delle vie raccontano molte cose.
Qualche esempio:
via della Gabbia, dove venivano esposti i condannati al pubblico ludibrio; la ripidissima scalinata di via dei Barutoli (in dialetto perugino i “barutoli” sono le capriole); via Baciadonne, il cui nome e la cui ubicazione discreta lasciano poco spazio all’immaginazione; via Ritorta, talmente arzigogolata e medievale da far perdere la cognizione del tempo; via delle Streghe, realmente stretta e buia come un antro.

Citando Henry James:

Forse farò un favore al lettore dicendogli come dovrà trascorrere una settimana a Perugia. La sua prima cura sarà di non aver fretta, di camminare dappertutto molto lentamente e senza meta e di osservare tutto quello che i suoi occhi incontreranno.

Cliccando qui http://turismo.comune.perugia.it/canale.asp?id=522 si potranno visualizzare alcune idee sui possibili itinerari.


domenica 4 marzo 2012


A Perugia, un museo per gli amanti del cioccolato.

Un’attrattiva in più per i golosi (e non) che hanno in animo di visitare Perugia:

dal 1997, novantesimo anniversario della fondazione dell’azienda, ha aperto i battenti il Museo Storico Perugina, visitato ogni anno da circa 60.000 mila persone.

Attingendo dall’archivio storico Buitoni-Perugina, il museo ripercorre le tappe salienti della storia di un cioccolato tra i più conosciuti ed apprezzati al mondo.
Sicuramente un appuntamento di grande interesse per saperne di più sulla nascita del “Bacio”, della “Rossana” e del “Fondente Luisa”, per citare solo alcune tra le creazioni che ancora oggi deliziano il nostro palato.

Volendo poi passare dalla teoria alla pratica, nel gift shop annesso al museo si potranno trovare tutti i cioccolatini che hanno fatto (e che fanno tuttora) la storia di questo marchio, a tutti gli effetti parte integrante dell’identità di Perugia.





domenica 26 febbraio 2012


Dai “cazzotti” ai Baci…


Il celeberrimo cioccolatino prodotto dalla Perugina, nato nel lontano 1922 da un’idea di Luisa Spagnoli (sì, proprio la stessa che più tardi fonderà l’omonima casa di moda), era stato battezzato “cazzotto” per via della forma irregolare che ricordava un pugno chiuso.
Fu Giovanni Buitoni, altro straordinario protagonista della vicenda, ad avere la felice intuizione di chiamarlo “Bacio”…
Lo stesso Buitoni, nel suo libro autobiografico “Storia di un imprenditore”, racconta in prima persona la genesi del nome che a distanza di novanta anni è ancora sinonimo di dolcezza:

[…] quel nome, che oltretutto suonava piuttosto volgare, lo trovai assurdo e fuori posto. Come avrebbe potuto un cliente, pensavo, entrare in un negozio e chiedere, magari ad una graziosa venditrice: Per favore, un cazzotto?
Mi venne subito in mente che sarebbe stato molto più appropriato e più gentile chiedere, semmai un bacio.
Pensato e fatto: tolsi il cartello dal vassoio dei cioccolatini esposti in vetrina e ne misi uno nuovo “Baci Perugina”.
Il successo si delineò il giorno stesso. Soprattutto i giovani si rivolgevano alla signorina venditrice, chiedendo con un sorriso: Signorina, mi dà un bacio?
Oppure , più maliziosamente: Un bacio, per favore.
E la signorina, anche lei con un sorriso: Eccole un bacio, rispondeva, e offriva il cioccolatino, accompagnandolo con uno sguardo birichino. […]


domenica 19 febbraio 2012


Il 29 febbraio, è possibile fare cose altrimenti vietate.

Per esempio, in Inghilterra è l’unico giorno in cui una donna può ufficialmente chiedere al fidanzato: «Mi vuoi sposare?». Nasce tutto da una lamentela di Santa Brigida a San Patrizio. L’aureolata e saggia signora si doleva perché i gentiluomini erano troppo cauti nel dichiararsi. San Patrizio capì e concesse alle donne la possibilità di prendere l’iniziativa: una volta ogni quattro anni non poteva essere pericoloso. Il rifiuto comportava (per lui) una penale o l’obbligo di un dono, un capo di abbigliamento, all’epoca non firmato.

Le ragazze inglesi prendono sul serio la tradizione. Jodi Goldnam di «Learnpurple», organizzazione specializzata nel training motivazionale, mette su addirittura una masterclass per quelle che vogliono andare a colpo sicuro.
Un consiglio? Mai inginocchiarsi offrendo un anello. Piuttosto, compilare un questionario, tracciare il profilo dello sposabile e studiarlo nei dettagli. Un solo, specialissimo giorno non può andare sprecato...
Chi poi volesse invocare un angelo protettore, sappia che ai nati il 29 febbraio è stato assegnato il pigro Habuhiah.

Ad Anthony, nel New Mexico, appuntamento imperdibile: siamo già al sesto festival mondiale dell’anno bisestile. Le celebrazioni includono gite in mongolfiera, enormi torte di compleanno per i bambini (quattro strati di panna, quattro di cioccolato, quattro di frutta, un risarcimento matematico), con musiche di Graham Nash (sì, quello di Still Nash e Young) la cui moglie Susanna fa parte appunto del «Club 29».

Siccome la malafama del bisesto persiste, non mancano i progetti e i tentativi di cancellarlo a favore di mesi democraticamente uguali, di trenta giorni ciascuno. Gli ultimi a provarci sono stati i sovietici. Del resto, spulciare gli avvenimenti datati 29 febbraio non dà gran soddisfazione: il solito mix di catastrofi e stranezze, sostiene l’astrologa Anna Bonomi, proprio come qualsiasi altro anno. C’è Hattie McDaniel, la Mammy di «Via col vento» che nel 1940 prende l’Oscar, il primo a un’afroamericana. C’è il terremoto del 1960 che uccide un terzo della popolazione di Agadir, in Marocco, proprio mentre Hugh Hefner inaugura il Playboy Club con le sue conigliette. Nel 1984 si dimette il premier canadese Pierre Trudeau dicendo: «Oggi è il primo giorno della mia nuova vita». Nel 1988 viene arrestato l’arcivescovo sudafricano Desmond Tutu, nel 1996 un Boeing 737 si schianta sulle Ande. Nel 2004, Jean-Bertrand Aristide lascia la presidenza dell’isola di Haiti. E oggi, avremo un evento degno di essere ricordato?

I capricci del calendario
L’anno bisestile di 366 giorni è stato introdotto nel 45 a.C. da Giulio Cesare, poi modificato con la riforma del calendario voluta da Gregorio XIII nel 1582. Poiché la Terra impiega in media 365,2422 giorni per fare una rivoluzione attorno al Sole (un anno), ogni anno calendariale di 365 giorni ci fa accumulare un «ritardo» di 0,2422 giorni. Nel giro di poco meno di 400 anni il Natale sarebbe Ferragosto… Con l’introduzione di un giorno intercalare (il 29 febbraio) ogni 4 anni si recupera quel ritardo, ma l’anno medio diventa 365,25 con un’eccedenza, quindi di 0,0078 giorni. Per «smaltire» l’eccedenza viene saltato il giorno intercalare negli anni di fine secolo non esattamente divisibili per 400: il 2000 è stato un anno bisestile, ma non lo sarà il 2100, così come non lo è stato il 1900. A questo punto la durata media dell’anno stabilito dal calendario su 400 anni è di 365,2425.

martedì 31 gennaio 2012


Quanti tra i golosi sanno da dove trae origine il nome “Gianduja”, quello del celeberrimo cioccolato?


Molti autori hanno cercato di dare un significato al nome “Gianduia”. Due le ipotesi più attendibili: Giandoja come contrazione di Gioanin dla doja (doja recipiente per il vino), oppure un gentile atto di riguardo di Sales verso l’amico Bellone , Gioanin d’Oja, “Oja” frazione di Racconigi. Un mistero questo che rimane rigorosamente oggetto di logorroiche discussioni, ma solo nel periodo di carnevale.


Allegro e godereccio, incarna lo stereotipo piemontese del "galantuomo" coraggioso, assennato, incline al bene e fedele alla sua inseparabile compagna Giacometta, che lo affianca nei balli ricchi di coreografia, ma soprattutto nelle opere di carità e di partecipazione. Nella settimana che precede l'inizio della Quaresima, Gianduja visita ospizi, ricoveri, ospedali per bambini, distribuendo le tipiche caramelle rotonde e piatte, avvolte in un cartoccio esagonale, con impresso il suo profilo mai disgiunto dal tricorno delle armate piemontesi ottocentesche alle quali si deve l'Unità del Paese.

Dal suo nome deriva quello della cioccolata di tipo gianduia e del relativo cioccolatino gianduiotto con la quale è confezionato, entrambi specialità torinesi. I cioccolatini venivano distribuiti dalla maschera durante la festa del carnevale; probabilmente per lo stesso motivo il nome Gianduja è stato dato alle grosse caramelle a forma di cialda incartate in caratteristici involucri esagonali.



Fonte: Wikipedia