“Alla periferia della citta' c'era una grotta… Francesco
vi entrava, … e pieno di nuovo insolito fervore, pregava il Padre suo in segreto
(Mt 6,6). Desiderava che nessuno sapesse quanto accadeva in lui la' dentro e …
bruciava interiormente di fuoco divino, e non riusciva a dissimulare il fervore
della sua anima. Un giorno finalmente, dopo aver implorato con tutto il cuore la
misericordia divina, gli fu rivelato dal Signore come doveva comportarsi. E fu
ripieno di tanto gaudio da non poterlo contenere e da lasciare, pur non volendo,
trasparire qualcosa agli uomini.” I Celano 6-7.
L'Eremo delle Carceri si trova
a soli sabato 25 agosto 2012
lunedì 6 agosto 2012
Umbria in Pillole: Ipogeo dei Volumni
L'Ipogeo dei Volumni e' una tomba ipogea etrusca di datazione incerta ma attribuibile al III secolo a.C. Si trova a sud est di Perugia, in localita' Ponte San Giovanni, a soli 10 km da Hotel Gio' Wine e Jazz Area ed Etruscan Chocohotel.
L'Ipogeo costituiva la tomba della famiglia di Arunte Volumnio, della gens Volumnia, antica famiglia patrizia. La tomba appartiene alla piu' vasta area archeologica della necropoli del Palazzone (VI-V secolo a.C.), che presenta un gran numero di tombe sotterranee ed un museo che raccoglie urne ed altre vestigia reperite successivamente agli scavi.
La tomba e' raggiungibile attraverso un corridoio a gradini che scende alcuni metri sotto la superficie; al termine di esso si trova la porta d'ingresso ipogea.
Ad accompagnare il defunto, disteso su un triclinio, due angeli della morte
Oltre la porta si apre un ampio vestibolo, da cui si puo' accedere a quattro piccole camere laterali e a tre camere centrali, più grandi: una di queste conteneva le urne principali con i resti dei capifamiglia. L'urna di Arnth e' in travertino ed e' sormontata da un triclinio sul quale egli e' raffigurato disteso.
Il soffitto dell'ipogeo e' a forma di tetto spiovente.
La tomba e' stata utilizzata fino al I secolo, per essere poi riscoperta nel 1840, in seguito a lavori di sistemazione della via Assisana, che congiunge Ponte San Giovanni a Perugia attraverso la localita' di Piscille. In tale occasione, venne costruito un edificio a difesa dell'ingresso ipogeo e avente funzioni di piccolo museo.
Negli anni '70, in seguito alla costruzione di un imponente viadotto del raccordo autostradale Perugia-Bettolle, l'edificio ottocentesco venne consolidato da una costruzione in cemento armato.
venerdì 3 agosto 2012
Umbria in Pillole: Carsulae
La citta' romana di Carsulae e' uno dei siti archeologici piu' importanti e spettacolari dell'Umbria. Carsulae era un'antica citta' di epoca pre-romana posta lungo la futura via Flaminia, in Umbria, al confine tra i territori comunali di Interamna Nahars (Terni) e Casventum (San Gemini).
L’area archeologica di Carsulae si trova a soli 72 km da Hotel Giò Wine e Jazz Area ed Etruscan Chocohotel.
Oggi come un tempo piace sostare sull'ampio pianoro di questa citta' romana: la ricchezza delle testimonianze di vita e la gradevolezza del paesaggio naturale si legano l'una all'altra e la rendono ancora un luogo privilegiato di riflessione, meta ideale di ogni viaggio.
La città nacque lungo la via Flaminia ed in funzione di essa, come centro di aggregazione delle popolazioni preromane residenti sulle colline e nelle campagne vicine.
L'apertura della via Flaminia, tracciata fra il 220 e il 219 a.C., rappresento' un momento di grande sviluppo per le popolazioni limitrofe, che la presero come punto di riferimento per la trasformazione e l'evoluzione del loro modo di vita. I traffici che si svolgevano lungo l'arteria furono di stimolo al trasferimento delle popolazioni verso le zone da essa attraversate; ed e' con ogni probabilità in questa fase che sorse il centro di Carsulae.
Gli scavi hanno riportato in luce una grande quantita' di monumenti e di strutture edilizie, l'immagine che se ne ricava e' quella di un municipio ricco e politicamente attivo, i cui abitanti erano retti da magistrature importanti e si riunivano in associazioni di categoria.
La decadenza di Carsulae e il suo abbandono furono dettate dalla perdita di importanza del ramo occidentale della Flaminia, a beneficio di quello in direzione di Spoleto, ma anche da eventi naturali di grave portata, fra cui un forte movimento tellurico che provoco', tra l'altro, il crollo di alcune doline sulle quali erano impostati molti edifici pubblici e privati.
Attualmente e' possibile vedere nell'area archeologica la zona del foro con i resti di una basilica e di due templi gemelli, un teatro e un anfiteatro e un arco detto di San Damiano, tutti in uno stato di conservazione piuttosto buono.
Inoltre accanto al foro e' situata la chiesa di San Damiano, edificata in epoca medievale con materiali prelevati dalle rovine carsulane.
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